Diapositiva di PowerPoint
�Il sentimento della nullit� di tutte le cose, la insufficienza di tutti i piaceri a riempirci l�animo, e la tendenza nostra verso un infinito che non comprendiamo, forse proviene da una ragione semplicissima e pi� materiale che spirituale. L�anima umana (e cos� tutti gli esseri viventi) desidera sempre essenzialmente, e mira unicamente, bench� sotto mille aspetti, al piacere, ossia alla felicit�, che considerandola bene, � tutt�uno col piacere.
Questo desiderio e questa tendenza non ha limiti [�]. E non ha limiti: 1. n� per durata; 2. n� per estensione [�].Il detto desiderio del piacere non ha limiti per durata, perch� [�] non finisce se non con l�esistenza [�]. Non ha limiti per estensione perch�� sostanzialmente in noi, non come desiderio di uno o pi� piaceri, ma come desiderio del piacere [�].
Indipendentemente dal desiderio del piacere, esiste nell�uomo una facolt� immaginativa, la quale pu� concepire le cose che non sono, e in modo in cui le cose reali non sono [�] ella pu� figurasi dei piaceri che non esistono, e figurarseli infiniti [�]. Il piacere infinito che non si pu� trovare nella realt�, si trova cos� nella immaginazione, dalla quale derivano la speranza, le illusioni ecc. [�]. L�infinit� della inclinazione dell�uomo al piacere � una infinit� materiale [�]. Conseguito un piacere, l�anima non cessa di desiderare il piacere, come non cessa mai di pensare, perch� il pensiero e il desiderio di piacere sono due operazioni egualmente continue e inseparabili�.
(Zibaldone, 12-13 luglio 1820)