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L�infinito anticipa temi che vennero sviluppati successivamente a partire dal 1820 nelle pagine dello Zibaldone in cui vengono elaborate :
- La TEORIA DEL PIACERE (riflessione filosofica)
- La POETICA DEL VAGO E DELL�INDEFINITO (riflessione letteraria)
L�uomo non desidera un piacere, bens� il piacere, infinito per estensione e per durata. Poich� nessuno dei piaceri particolari goduti dall�uomo pu� soddisfare questa esigenza di infinito piacere, da questa tensione inappagata nasce per Leopardi l�infelicit� dell�uomo, il senso della nullit� di tutte le cose. La natura, concepita in questa fase ancora come madre benigna, ha posto nell�uomo, oltre al desiderio di un infinito piacere, anche l�immaginazione e le illusioni, grazie alle quali l�uomo pu� conseguire una labile consolazione dal dolore esistenziale.
La teoria del piacere costituisce anche il punto d�avvio della poetica leopardiana. Se nella realt� il piacere infinito � irraggiungibile, l�uomo pu� figurarsi piaceri infiniti grazie all�immaginazione. L�uomo trova un illusorio appagamento al suo bisogno di infinito in tutti gli aspetti della realt� sensibile, sperimentati direttamente o riprodotti attraverso la creazione artistica, che per il loro carattere vago, indefinito, lontano, ignoto, possiedono questa forza suggestiva.